Il 2020 è stato l’anno della pandemia e dell’accelerazione sulla trasformazione digitale.
Le direttrici del futuro dello sviluppo produttivo del Paese e la risposta alla crisi dovuta al Covid-19 passano, infatti, anche dal digitale. Non solo per i contenuti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche per la risposta già messa in piedi autonomamente dal sistema produttivo nel 2020.
L’indagine Excelsior[1] ha approfondito gli investimenti in digital transformation nell’anno passato, analizzando, presso le imprese intervistate, tre ambiti di intervento: la tecnologia, il modello organizzativo aziendale e lo sviluppo di nuovi modelli di business. Il campo di osservazione dell’indagine considera nel complesso circa 1,3 milioni di imprese dell’industria e dei servizi, che hanno programmato, nel corso del 2020, 3.242.310 entrate.
La risposta alla pandemia, in termini di trasformazione digitale, secondo i dati del Sistema informativo Excelsior, nel 2020 ha preso alcune direttrici:
• è aumentato il numero di imprese che hanno investito in trasformazione digitale rispetto al periodo 2015-2019;
• all’interno dell’insieme delle imprese investitrici sono aumentate quelle che hanno effettuato investimenti strategici in tecnologie, organizzazione e modelli di business.
Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019, il 53,5% delle imprese ha dichiarato di avere investito in almeno uno degli ambiti della trasformazione digitale, mentre nel 2020 questa quota di investimenti sale al 65,2%.
Analizzando il dato per macrosettori di attività, il settore dell’industria passa dal 53,6% del periodo pre-covid al 66,8% del 2020, quello dei servizi dal 53,5% al 64,5% del 2020. Elevato anche il balzo del settore delle costruzioni passato dal 42,3% al 56,8%, le migliori performance nel settore public utilities che passa dall’80,2% all’88,4%.
In questo post concentreremo l’attenzione sugli investimenti in tecnologia.
Tra tutte le imprese che hanno investito [2], il 42,8% di queste dichiara di aver investito in maniera strategica in Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (quota al 33% nel periodo precedente), in sicurezza informatica il 41,2% in Strumenti software dell’impresa 4.0 per l’acquisizione e la gestione di dati 37,9%, IoT internet delle cose 28,9%, robotica avanzata 23,5% e realtà aumentata a supporto dei processi produttivi 24,4%.
Investimenti effettuati dalle imprese in tecnologie per livello di importanza “molto” e “moltissimo” (quote % sulle imprese che hanno effettuato investimenti)
E gli investimenti nel nostro territorio?
* Provincia di Taranto. Imprese che hanno dichiarato di aver effettuato investimenti di elevata importanza per le strategie aziendali nel periodo pre e post Covid19 relativamente alle tecnologie innovative
Nel prossimo post parleremo di: investimenti in innovazione organizzativa.
Approfondisci:
[1] I dati presentati derivano dall’indagine Excelsior realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. L’indagine, che è inserita nel
Programma Statistico Nazionale (UCC 00007) tra quelle che prevedono l’obbligo di risposta, dal 2017 è svolta con cadenza mensile. Ove non diversamente specificata, la fonte si intende: Unioncamere - ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, 2020.
[2] Nel Sistema Informativo Excelsior sono indicate come tecnologie innovative:
• Strumenti software dell’impresa 4.0 per l’acquisizione e la gestione di dati a supporto delle decisioni, della progettazione e ingegnerizzazione dei prodotti/servizi, dell’analisi dei processi
• Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics
• IoT (Internet delle cose), tecnologie di comunicazione machine-to-machine
• Robotica avanzata (stampa 3D, robot collaborativi interconnessi e programmabili)
• Sicurezza informatica
• Realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi.
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