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  • Francesca Sanesi

Società Benefit - Laboratorio Taranto


"They who dream by day are cognizant of many things which escape those who dream only by night" (Edgar Allan Poe)

"L'imprenditore ha un sogno quando avvia la sua attività, e non è mai un sogno di mero profitto ed arricchimento personale, ma riguarda la collettività. Le regole giuridiche ed economiche dentro le quali lo obblighiamo a competere soffocano quel sogno e glielo fanno dimenticare. Le Società Benefit lo recuperano e lo mettono nuovamente al centro". Così Mauro Del Barba, senatore e promotore della legge sulle Società Benefit (in vigore dal 1° gennaio 2016), per la seconda volta a Taranto per parlare di com'è andata in questi mesi quella che in maggio, nella Cittadella delle imprese, definì "una piccola rivoluzione".

In effetti, la "piccola rivoluzione" interviene proprio al cuore del problema: riformare il capitalismo, rendendo sempre più labili i confini fra profit e non profit e recuperando il senso vero dell'intrapresa.

Ne abbiamo parlato, dunque, in Camera di commercio, nel corso di un evento molto seguito, moderato e coordinato dal Segretario generale f.f. dell'Ente, Claudia Sanesi.

Il Presidente Sportelli ha aperto la mattinata con un intervento che coglie appieno lo spirito della legge e lo declina secondo la peculiare situazione tarantina: un sistema disfunzionale, fatto di diseguaglianze profonde, nel quale i tre principali soggetti socio - economici, Pubblica amministrazione, imprese, cittadini, stentano a trovare il senso della comunità e ad agire per una finalità collettiva, di coesione, di benessere equo e sostenibile.

Sono ormai molti anni che la Camera di commercio di Taranto si occupa dei temi della Responsabilità sociale d'impresa, del Terzo Settore e dell'imprenditorialità sociale, portando avanti una riflessione prima di tutto etica ma di "un’etica profondamente connessa con l’economia, con il bisogno di sviluppo reale e di crescita, condizioni senza le quali qualsiasi stabilità socio-economica ci appare irrealizzabile" dice Sportelli. "Oggi questa Camera ha un disegno preciso, già inserito nelle linee di azione per il prossimo quadriennio e che non abbiamo esitato a proporre a livello nazionale ed internazionale. Un disegno che si basa su tre pilastri essenziali informati al BES, ma interpretati in una logica di mercato: contribuire a cambiare il modo in cui la Pubblica Amministrazione, anche la nostra, elabora le proprie policy e ne misura l’impatto sul benessere dei destinatari; modificare l’approccio delle imprese al territorio, tradizionalmente orientato al profitto ed alla produttività, perché esse amplino il senso della loro missione verso la collettività, anche a beneficio dell’ambiente, del lavoro restituendo all’impresa il ruolo fondamentale di generatrice di valori; coinvolgere in questo processo anche la cittadinanza, gli studenti, la classe docente, fornendo loro il giusto esempio e adeguati strumenti per comprendere dinamiche, processi e priorità affinché escano dalle secche di un diffuso ed egoistico disinteresse verso il bene collettivo, ritrovando il senso di una comunità che opera per una finalità condivisa di Benessere Equo e Sostenibile."

Il BES e Taranto come Laboratorio, con l'obiettivo di farne una BES City, luogo dove il benessere equo e sostenibile è insieme strumento ed obiettivo, con la massima attenzione a coniugare l'esigenza di ricchezza con quelle altrettanto imperative di equità e sostenibilità degli interventi pubblici e privati.

Un sogno? Si, ma non una fantasia, se si mettono in campo strumenti e pragmatismo come stiamo provando a fare.

"Siamo un Istituzione al servizio del territorio" dice il Presidente Sportelli, e sulle Società Benefit, insieme al Centro di cultura per lo Sviluppo, al Politecnico di Bari e a molti professionisti, in questi mesi abbiamo insediato un Gruppo di lavoro che, in occasione del Convegno, ha presentato un documento importante, la "cassetta degli attrezzi" necessaria per utilizzare questo nuovo istituto giuridico al meglio, per contribuire a renderlo davvero il tassello imprenditoriale del cambiamento di modello di sviluppo. "Società Benefit: breve guida alla costituzione e alla gestione", cui ha contribuito anche Infocamere ScPA, è ora disponibile per tutti ed è un documento aperto alle evoluzioni che interverranno.

Perché le questioni aperte sono ancora molte, le hanno ben individuate Nicola Riccardelli, coautore del Primo Report sulle SB in Italia curato da Universitas Mercatorum, e i rappresentanti del Gruppo di lavoro che si sono confrontati con Del Barba.

Una nota importante: in sala tantissimi giovani dei programmi di Alternanza Scuola - Lavoro e gli studenti della Summer School di Economia Civile dell'AMEC che il giorno precedente avevano incontrato il sen. Del Barba e la Camera di commercio per approfondire l'argomento.

Perché, in fin dei conti, di questo si tratta, ed è una missione talmente "economica" che sempre più imprese non stentano a comprenderla: gettare dei semi e curarne il frutto, "decidere quale futuro vogliamo ed agire insieme per costruirlo". Si può fare.

On line la ripresa integrale dell'evento, realizzata da Radio Radicale, media partner d'eccezione e ospite graditissima, oltre che interessata ai possibili sviluppi delle Società Benefit.

Guarda le interviste ai relatori.

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