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  • Francesca Sanesi

E se Taranto diventasse una #BEScity?


La Camera di commercio di Taranto ed il Centro di cultura per lo sviluppo “G. Lazzati”, con il Politecnico di Bari, hanno presentato venerdì 14 ottobre presso la Cittadella delle imprese il “Corso di alta formazione: Forum #BES - Progettare e gestire città e territori sostenibili”.

Per l’Ente camerale il Forum #BES – anticipato nel corso della XIV Giornata dell’economia in luglio – è il risultato di un intenso lavoro di approfondimento e sensibilizzazione sul tema dell’economia civile ma anche, più in generale, sui modelli di sviluppo locale, avviato dal 2010. Il Presidente Sportelli, nell’aprire l’evento, ha precisato: “Per ben due volte, nel 2015 e nel 2016, abbiamo presentato qui in Camera, con il Centro di cultura Lazzati e l’Istat, il Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (BES). Non si è trattato di semplici convegni, bensì della certificazione di un nostro impegno crescente verso la definizione di percorsi culturali e formativi che portassero finalmente, questa "collettività", le sue istituzioni, i suoi cittadini, le forze sociali ed economiche ad affrontare consapevolmente la questione centrale di una crescita equa e sostenibile, evolvendola verso criteri di misurazione più adeguati per la nostra complessa realtà socio – economica”.

Un scelta programmatica, dunque, per la Camera di commercio, una strategia ben definita che si alimenta della collaborazione di un gruppo di lavoro motivato e competente che sta operando con grande impegno anche sul tema della #societàbenefit.

Il corso di alta formazione è, nell'ambito della promozione dell'#economia civile, una delle iniziative più significative che la Camera di commercio di Taranto ha inteso realizzare in quanto, continua Sportelli: “mira a scardinare alcune delle modalità operative che maggiormente frenano sia l’efficacia della Pubblica amministrazione, sia la sana crescita del tessuto civile e produttivo”. In un territorio come il nostro, lacerato da tante crisi e da problematiche ambientali, dove le Istituzioni pubbliche stentano a programmare perfino la quotidianità, mentre il senso civico generale sembra ormai disperso “riteniamo fondamentale intervenire per modificare profondamente questo paradigma, intervenire per formare una nuova classe dirigente, intervenire per riportare a Taranto, a tutti i livelli ed ambiti, il senso e l’etica dell’agire collettivo. In tal senso condivido il recente monito del nostro Arcivescovo che sostiene che per bonificare l’ambiente, è prima necessario “bonificare” la cultura dei cittadini”.

Il #BES, insomma, non solo quale strumento statistico, ma anche e specialmente “quale simbolo di un rinnovato approccio ai modelli di sviluppo, vero e proprio strumento di educazione da declinare su tre livelli: Educazione dei cittadini, affinché escano dalle secche di un diffuso ed egoistico disinteresse verso il bene comune. Educazione delle imprese, tradizionalmente orientate al profitto ed alla produttività, perché amplino il senso della loro missione sui territori, a beneficio della collettività, dell’ambiente, del lavoro. Educazione di chi opera nelle Pubbliche Amministrazioni, le cui policy ancora oggi informate alla logica del PIL, sono troppo spesso distanti dai bisogni di cittadini ed imprese e pertanto sono da ripensare in ottica partecipativa e fortemente etica, perché finalmente si affermi il concetto di felicità pubblica”.

Allora l’approccio #BES consentirebbe all’azione pubblica di poter affrontare la progettazione e la gestione delle città secondo una prospettiva multidimensionale che oggi nessun modello di governance urbana, neanche quello di Smart City, riesce ad assicurare perché è ormai evidente che non è più sufficiente costruire l’intervento pubblico solo in termini di “intelligenza tecnologica” delle città e delle comunità al fine di garantirne la sostenibilità. Conclude il Presidente Sportelli: “È maturo il tempo per cominciare a riqualificare, trasformare e gestire anche la nostra città su un modello di sviluppo umano fondato su rapporti orientati al benessere particolare e collettivo sulla base del #BES, una città in cui gli spazi urbani siano veri “luoghi” di realizzazione del benessere dei suoi cittadini, cioè sia una #BEScity”.

All’iniziativa hanno partecipato la prof. Filomena Maggino, Università di Firenze, che ha ripercorso la storia del BES, il complesso sistema di indicatori di benessere e sostenibilità recentemente inserito nel bilancio dello Stato e nella cui costruzione Istat e Cnel hanno svolto un ruolo fondamentale; la prof. Barbara Scozzi, che ha elaborato il progetto formativo; il dr. Michele Dau, Presidente Comitato OCSE per lo sviluppo locale e Direttore del CNEL, che ha indicato Taranto come una “comunità pilota” per sperimentare e monitorare un nuovo approccio alla crescita locale; Domenico Amalfitano, presidente del Centro di cultura, che ha sintetizzato il significato del percorso formativo, un significato che va ben oltre la semplice erogazione di formazione.

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