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PID Camera di commercio di Taranto

Agricoltura 4.0: tecnologia e sostenibilità


“Fare la cosa giusta, nel posto giusto, al momento giusto”

(Pierce; Novak, 1999)

Un sistema che fornisca gli strumenti per fare la cosa giusta, nel posto giusto, al momento giusto. Così Pierce e Novak (1999) definiscono sinteticamente l’agricoltura di precisione o precision farming.

Produrre di più e meglio ed in maniera sostenibile, con meno acqua e fertilizzanti, è la vera sfida del mondo agricolo. In quest’ottica le moderne tecnologie offrono un insieme di strumenti attraverso i quali è possibile migliorare l’efficienza delle varietà coltivate e la qualità dei prodotti ottenuti, valorizzando anche il patrimonio agroalimentare di cui l’Italia è ricca.

L’attività agricola è un sistema dinamico, caratterizzato da innumerevoli variabili (fertilizzanti, fitofarmaci, intensità di luce, clima, qualità del suolo, ecc.) e molteplici attività da monitorare, tra cui è fondamentale l’irrigazione.

Ebbene, la tecnologia può (entro certi limiti) controllare l’incertezza del risultato, ottimizzare i parametri e migliorare la produzione sia in termini qualitativi che quantitativi.

Qualche esempio? Una rete di sensori può fornire informazioni dettagliate sulle condizioni del suolo e sugli aspetti meteorologici come umidità e temperatura. In questo modo è possibile ottimizzare i piani di semina, individuare le aree in cui il suolo è maggiormente produttivo e scegliere quali sono le colture più adatte in base alle caratteristiche del suolo.

Oppure una rete di telecamere e sensori installati sugli alberi può monitorare lo stato di salute delle piante fornendo informazioni in real time agli agricoltori, i quali potranno limitare l’uso di pesticidi ai soli casi di attacco da parte di parassiti.

Un’ulteriore evoluzione che sta contribuendo ad allargare le potenzialità dell'agricoltura di precisione è determinata dai costanti progressi della meccatronica e dei cosiddetti sistemi embedded, ovvero sistemi autonomi che sfruttano le potenzialità dell’intelligenza artificiale.

La più moderna meccanizzazione agraria consiste nell’implementare sistemi interconnessi, interdipendenti e collaborativi con funzionalità di connettività, controllo e contatto con il mondo reale. I veicoli diventano pertanto sistemi autonomi e cooperanti, non solo tra loro ma anche con l'operatore umano. Anche se è bene sottolineare che in agricoltura sono e restano fondamentali il controllo e le azioni dell'uomo.

Ad esempio, si possono utilizzare macchine agricole e trattori a guida autonoma, che si orientano nello spazio fisico attraverso il GPS, ottimizzano semine e arature, riducendo la sovrapposizione dei passaggi e lo spreco di sementi, concimi ed erbicidi con risparmi (anche ambientali) che raggiungono soglie comprese tra il 10 ed il 25%.

Le stesse macchine agricole possono inoltre dialogare con i software gestionali dell’azienda che raccolgono dati, utilizzano significativamente i programmi di mappatura dei campi, pianificano le fecondazioni, il bilanciamento dei nutrienti oltre agli interventi e le scadenze.

L’applicazione di queste tecnologie di precisione in Italia, seppur con ritardo rispetto agli altri Paesi, lascia intravedere grandi opportunità di crescita per il settore e la possibilità di veicolare il rispetto per l’uomo, il cibo, l’ambiente ed il clima.

Il ministero delle Politiche agricole ha emanato già dal 2015 le linee guida per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione ed intrapreso una serie di azioni per colmare il divario rispetto ai Paesi più avanzati. L’obiettivo è gestire in maniera meccanizzata, entro il 2021, il 10% della superficie agricola coltivata in Italia. Il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), presieduto da Salvatore Parlato, coordina il progetto Agridigit che mira a sviluppare un sistema di conoscenze sugli ambiti più avanzati dell’agricoltura di precisione, della modellistica, della sensoristica e dell’informatica.

Non a caso il piano nazionale Impresa 4.0 prevede una serie di misure dedicate alla filiera agricola e agroalimentare. È prevista l’assegnazione di incentivi fiscali orizzontali per gli investimenti privati a favore delle aziende che investono sull’innovazione. In particolare, il piano si prefigge di diffondere l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative, volte a ottimizzare i processi produttivi, supportare i processi di automazione industriale e favorire la collaborazione produttiva tra le imprese, attraverso tecniche avanzate di gestione integrata della logistica in rete e interoperabilità dei sistemi informativi.

Affinché tutto ciò possa diffondersi rapidamente occorre formare figure professionali adeguate. A questo proposito, ci pare importante segnalare l’avvio del primo master universitario in Agricoltura di Precisione. Lo ha promosso l’Università degli Studi di Teramo ed è coordinato dal prof. Michele Pisante, delegato Crea.

La Puglia, dal proprio canto, contribuisce alla formazione dei “nuovi agricoltori” con il corso Digital Farmer dell’ITS Apulia Digital Maker di Foggia.

Perché solo nuove figure professionali, in grado di coniugare gli aspetti multidisciplinari dell’agricoltura in una moderna visione d’insieme, saranno capaci di gestire questo processo di crescita e di cambiamento del settore.

La trasformazione tecnologica 4.0 di un'impresa comincia col conoscere il proprio livello di maturità digitale. Per scoprire il livello di maturità digitale della propria impresa è online SELFI4.0, servizio reso gratuitamente dalla rete dei Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio italiane.

Attraverso un semplice questionario, ciascuna impresa potrà ottenere non solo una fotografia del suo grado di maturità 4.0, ma anche utili indicazioni delle aree prioritarie su cui intervenire per elevarlo.

Per procedere al test è sufficiente compilare il questionario online, articolato su 8 aree tematiche, e ricevere il report completo comprensivo delle indicazioni sintetiche per migliorare il proprio livello di maturità digitale.

A seguito di questa prima fotografia, l’azienda potrà decidere di contattare direttamente il Punto Impresa Digitale di Taranto per prenotare un assessment guidato con un digital promoter.

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