Francesca Sanesi

14 mag 20174 min

"Two roads diverged in a wood and I, I took the one less traveled by, and that has made all the

Il titolo di questo post è un verso di una famosa poesia di Robert Frost che ha ispirato molte generazioni. Da “umanisti digitali” ci piace interpretare questa idea delle due strade: una, quella dell’abitudine, della prospettiva sempre uguale, delle certezze; l’altra, sconosciuta, con pochi punti di riferimento, da costruire mentre cammini.

Abbiamo scelto la seconda.

Nel 2013, quando abbiamo iniziato a parlare di Benessere Equo e Sostenibile, l’intento era di sensibilizzare su una questione che ci è parsa, da subito, dirimente: cambiare il modello di sviluppo economico. Non si può dire in altro modo: “Perché di cambiamento si tratta – afferma il Presidente Sportelli. Il modello di crescita economica nel quale siamo impantanati è pieno di contraddizioni e foriero di conseguenze insostenibili. Un modello che non è semplice smontare, perché non è semplice mettere insieme PIL e sostenibilità, quando la crisi è ancora così acuta come qui a Taranto. È una via ardua quella della multidimensionalità, un viaggio, nel corso del quale incontriamo ostacoli e dubbi, ma anche personaggi straordinari, idee generative, ambizioni sempre più consapevoli”.

E non c’è niente di più connesso alla mission di una Istituzione economica come questo che stiamo portando avanti con testarda caparbietà. Inutile arredare una casa con le fondamenta compromesse. Bisogna agire sulla struttura. Per la Camera di commercio di Taranto è stata una scelta programmatica, chiara, consapevole. Con i nostri partner, Politecnico di Bari e Centro di cultura per lo sviluppo G. Lazzati abbiamo costruito il metodo, trovato gli strumenti, puntato sulle persone come “vero e unico motore del cambiamento”.

Venerdì 12 maggio, davanti ad un pubblico competente e motivato, con S.E. il Prefetto di Taranto in prima fila, si è interrotto il silenzio nel quale abbiamo lavorato per anni. Il Benessere Equo e Sostenibile è nel Bilancio dello Stato accanto al DEF, in forma ancora sperimentale, certo, ma la breccia è aperta, finalmente.

Ce lo ha spiegato molto bene Giorgio Tonini, Presidente della V Commissione permanente (Bilancio) del Senato della Repubblica. “Taranto è pilota in questo. Non vi dico niente che qui già non sappiate”, dice il Senatore e gliene siamo grati. “Quanto accade oggi a Taranto, grazie al nostro costante impegno è lo specchio, il riflesso territoriale di quanto sta avvenendo nell’ambito del Bilancio statale. Naturalmente con le stesse difficoltà di applicazione, con lo stesso grado di sperimentazione, ma anche con l’evidenza del medesimo coraggio che ha portato a quel risultato storico per il nostro Paese” evidenzia il Presidente della Camera di commercio. E mentre parla ci rendiamo conto che abbiamo individuato il framework giusto, quello nel quale tutte le componenti sociali ed economiche possono ricomporsi in modo equilibrato e sostenibile: cittadini consapevoli, informati e proattivi, Pubblica Amministrazione che programma per il bene comune e imprese che operano per il doppio beneficio.

Le imprese. “E’ la terza volta che vengo qui e Taranto mi ispira sempre: voglia di futuro, approccio radicale, concretezza” dice il Senatore Mauro Del Barba, promotore della legge sulle Società benefit, un modello che abbiamo “da subito riconosciuto come un’intuizione decisiva per rendere efficacemente armonico il rapporto dell’impresa profit con il nostro territorio in termini sociali e ambientali e per coniugare la crescita del valore aggiunto con lo sviluppo della nostra comunità” gli risponde Luigi Sportelli.

Ed è così: mentre nel nostro Gruppo di lavoro sull’Economia civile e con il nostro Corso di alta formazione per la progettazione e gestione di città e territori sostenibili (Barbara Scozzi ne ha presentato i risultati intermedi) diamo le gambe al nostro progetto di #BESCity, al tavolo tecnico sulle Società benefit lavoriamo per diffondere questa tipologia d’impresa, ragionando sulla norma e, come Sistema camerale (con Uniocamere, Infocamere, Claudia Sanesi, Marco Bonat ed Elena Cassani), sull’applicazione e la semplificazione.

Un salto in avanti, un passo da gigante. “Taranto è protagonista ed io cercherò di portare la sua voce nel mondo” assicura Del Barba che nel suo intervento, tecnico abbastanza per uscire dalla dimensione del “sogno” ed entrare in quella della consapevolezza, ma altrettanto coinvolgente da non far perdere il senso della sfida pioneristica, parla di evoluzione, di punti di forza e di debolezza, di tasselli che si riuniscono.

La nostra sfida e il nostro obiettivo si rinsaldano: “Per questo modello continueremo a lavorare perché, in un Paese che cambia, l’area tarantina non può più essere una enclave, sempre e affannosamente alla ricerca: del minor danno possibile, della responsabilità sociale d’impresa concessa in modo magnanimo, dei piccoli interventi per arginare il declino un attimo prima del default”. Intendiamo continuare a liberare energie, senza cedere mai alla rassegnazione, invitando, invece, all’azione, perseguendo la felicità pubblica e consegnando alla nostra Comunità l’onere di una responsabilità.

Piccolo endorsement di genere: grazie a tutte le donne che lavorano per la #BESCity, donne complesse e multidimensionali, senza orari e ferme nell’obiettivo; e grazie a tutti gli uomini “generativi” e ispiratori che hanno scelto la strada meno battuta.

A breve sul canale Youtube della Camera di commercio il video integrale del Focus, perché è da guardare tutto, fino alla fine. Qui i singoli interventi della mattinata.

Qui il discorso del Presidente Luigi Sportelli.

Per approfondire:

Il BES nel DEF e il lavoro del Comitato per gli indicatori di benessere equo e sostenibile

La Guida alla costituzione e gestione delle Società Benefit

La brochure di presentazione del Corso di alta formazione “Progettazione e gestione di città e territori sostenibili”

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